Dual boot su Android: cos’è e guida alla configurazione
Il dual boot, prerogativa dei personal computer, offre la possibilità di avviare sullo stesso dispositivo due sistemi operativi alternativi tra loro. Come saprete, infatti, è possibile installare due SO sullo stesso pc e, all’accensione, scegliere quello desiderato.
Vi siete mai chiesti, allora, se sia possibile eseguire il dual boot sul proprio dispositivo, magari con la ROM Stock ed una CyanogenMod? Se la risposta alla mia domanda è positiva, non vi resta che proseguire nella lettura dell’articolo.
Dual boot su Android: cos’è e guida alla configurazione
Dopo una panoramica generale sull’argomento, andremo a vedere nel dettaglio come eseguire e configurare il dual boot sul proprio dispositivo.
Siete pronti a testare più di una ROM sul vostro dispositivo, proprio come sui pc? Iniziamo subito con la guida al dual boot su Android.
N.B. – IL DUAL BOOT SU ANDROID RICHIEDE I PERMESSI DI ROOT ATTIVI SUL PROPRIO DISPOSITIVO.
Dual boot su Android: cos’è?
In informatica, con il termine Dual Boot intendiamo la possibilità di selezionare all’avvio (BOOT) due o più sistemi operativi differenti tra loro. Per effettuare tale operazione, bisogna partizionare la memoria di sistema, in modo da poter dedicare tale parte di memoria all’avvio del secondo sistema.
Diamo dunque un nome alle partizioni: A e B
Una volta creata la partizione B, essa sarà completamente indipendente dalla partizione A (dove girerà il sistema principale), e dunque tutte le modifiche che verranno apportate su B non intaccheranno in alcun modo A, e viceversa.
La cosa è invece diversa su smartphone, dove non è necessaria la partizione della memoria di sistema e, per questo, la memoria tra i due sistemi operativi viene condivisa, tranne per le applicazioni che ovviamente saranno diverse.
Installare due sistemi operativi sullo stesso PC apre scenari d’uso interessanti. Permette di provare l’ultimissima versione di Windows a fianco della precedente oppure dedicare un ambiente al gioco e l’altro, completamente “pulito”, alle attività produttive.
Stessa cosa, dunque, su smartphone dove si può installare una versione Android precedente o superiore a quella attualmente posseduta.
Dual boot: come si esegue il dual boot?
Dopo aver appreso nella maniera più generica possibile cosa sia il Dual Boot, è venuto il momento di passare alla parte pratica, ovvero quella nella quale andremo ad installare una seconda ROM sul nostro dispositivo.
Requisiti
- Come fatto notare ad inizio guida, il dual boot richiede i permessi di ROOT attivi e non esistono metodi alternativi che non richiedano tali permessi.
- Prima di procedere, effettuare un backup del proprio telefono con un Full Nandroid, raccomandato nel caso in cui il cellulare dopo il boot della seconda rom non partisse.
- Le custom recovery raccomandate per queste operazioni sono la TWRP e la Philz Touch Recovery.
- E’ necessario lasciare libero dello spazio nella memoria interna. Per esempio le ROMs CyanogenMod base richiedono dai 2.5GB ai 3.5GB liberi, mentre le ROMs base Samsung richiedono dai 5GB o più liberi.
Istruzioni per la configurazione
- Scaricare la ROM desiderata che si vuole utilizzare per il Dual Boot e le varie mods, Kernel ed eventualmente le Gapps se si tratta di una AOSP. Conservare i file nella memoria interna.
- A questo punto, scaricare la più recente versione dell’app “Dual boot Patcher” dal sito ufficiale ed installarla sul dispositivo.
- Aprire “Dual boot Patcher” e concedere i permessi di ROOT.
- Una volta fatto, nel menu cliccare “ROM” in alto a sinistra e, alla voce “ROM primaria”, premere il 3dotmenu in alto a destra e fare clic su “Imposta Kernel”. Se malauguratamente il kernel non dovesse settarsi, leggere le FAQ sotto.
- Poi, tornare al menu di “Dual boot Patcher” e selezionare la voce “Patcha File Zip”. Aperta la voce cliccare sul tasto + in basso a destra per aggiungere la ROM che si vuole patchare per il dual boot.
- Scelto il file che vogliamo patchare per il Dual Boot, ci apparirà un banner dove, nella prima voce, potremo selezionare dalla lista dei vari dispositivi compatibili il nostro, per la variante del processore e della rete [Es: hlte – Samsung Galaxy Note 3 (Snapdragon)], mentre nella seconda voce dovremo selezionare la partizione della nuova ROM (esempio 1, 2, 3, ecc / dati / multiboot / dati-Slot-1). Stesso procedimento andrà fatto anche per le varie mods o il kernel. Ricordarsi sempre, però, di mantenere lo stesso ID in slot anche per le Gapps, e le varie mods per la rom secondaria. (Esempio: se si vuole flashare le Gapps o il kernel per la rom in slot-1, è necessario selezionare lo stesso ID in slot-1 anche per le gapps o il kernel).
- Ora, premere salva e continuare per dare inizio alla patch della ROM. Alla fine del procedimento, si otterrà un nuovo file .zip nella stessa posizione di quello originale.
- Finiti tutti i procedimenti di patch del file, è venuto il momento di flashare tale file: dunque, non bisogna fare altro che riavviare il proprio dispositivo in recovery.
- Entrati in recovery, andare nella sezione dove è salvato il nuovo zip patchato e, senza effettuare nessun tipo di wipe, installare tale zip.
- Ad operazione finita, riavviare il proprio dispositivo e attendere il boot della nuova ROM.
- Avviata la nuova ROM, installare anche su di essa l’applicazione “Dual boot Patcher” ed impostare anche qui il kernel.
- Per passare da una ROM all’altra vi basterà selezionare dall’applicazione “Dual boot Patcher” la rom che desiderate e riavviare il dispositivo.
FAQ – Domande frequenti circa il dual boot
- Cose importanti da tener a mente: durante l’installazione di una ROM o mod che sfrutta l’utilizzo dell’Aroma installer, non riavviare direttamente da Aroma, ma deselezionare sempre l’ultima opzione per il riavvio di Aroma e fare clic su Fine. Così può terminare la fase finale per l’istallazione della ROM o mods per il dual boot.
Se si dimentica di deselezionare la voce in Aroma ed il vostro dispositivo si riavvierà da solo, per il recupero è necessario riflashare la rom primaria, settare nuovamente il KERNEL e flashare nuovamente lo zip patchato per il Dual Boot. - Se non dovesse esser possibile impostare il kernel per ROM XYZ e, dunque, con l’impossibilità di far partire la rom secondaria, è necessario impostarlo manualmente. Per prima cosa bisogna estrarre il boot.img dalla ROM zip e copiarlo in: sdcard / MultiBoot / primaria / boot.img.
Per esempio: Per il KERNEL della ROM: “Darklord S7 Edge beta 2” basta estrarlo dal file zip della rom e posizionarlo nella cartella prima indicata. Se putacaso dovesse avere un altro nome (ES:”DarkQueen.img”) rinominarlo in “boot.img”. Fatto ciò, patchare la rom e flasharla come da guida. Ritornando alla ROM primaria per la prima volta non ci saranno problemi, ma per l’avvio della ROM secondaria (OGNI VOLTA) si dovrà flashare questo file da recovery e riavviare. Per poi ritornare nuovamente alla primaria si dovrà (OGNI VOLTA) flashare questo file. Invece, per l’avvio dello Slot-1 falshare da recovery (OGNI VOLTA) questo file.
Per chi volesse consultare il Thread originale di xda, dove chiedere altre info ecco il link.
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importa kernel…impossibile determinare la partizione del kernel perché il dispositivo tissot non è riconosciuto 🙁 non si può vero….
Impossibile connettersi al MB tool